L’incontro con l’altro

Quando eravamo in tre

Piers, sedicenne, lascia la famiglia, la scuola, per trascorrere del tempo da solo, alla ricerca di sé stesso, della propria identità. Viene assunto per qualche mese in qualità di guardiano di un ponte a pedaggio. In quel luogo incontra però altre due persone: una ragazza, figlia del vecchio guardiano, e un suo coetaneo di nome Adam, misterioso e ambiguo. L’attrazione tra i tre si rivela piena di tensioni, ambiguità, doppiezza. Al centro del romanzo la vita, la sessualità, la morte. Una grande opera che non fa sconti.

Sono tossica di te

Carolina ha sedici anni e pare una drogata. Sua madre è preoccupata. In realtà la ragazza non fa uso di stupefacenti. È “solo” innamorata. Follemente innamorata di un ragazzo. È tossica di lui, si omologa, trascura il proprio modo di essere e vestire. Il romanzo racconta un momento di crescita importante, dove il rituale di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza lascia una traccia indelebile.

“La seconda volta che ho pianto per te, è stata la pirma volta che… insomma, quella volta. Dopo, ti sei rivestito come niente fosse e mi hai fatto una carezza sulla guancia e io mi sono sentita un cane. Una specie di pat pat, una carezza, e io un cane avido di comprensione. E poi sei andato via, che dovevi vedere Ale, Chicco, non so chi. Io sono rimasta lì da sola. Insomma, era la prima volta! È così che si fa? È così che succede? Certo, non mi aspettavo un qurtetto d’archi in sottofondo, ma nemmeno quel senso di vuoto e si assoluta soliltudine. E adesso cosa faccio? Cosa ho appena fatto? Oh, santo cielo! Quando si fa l’amore non si dovrebbe mai essere soli.”

Ciao, tu

“Che cosa fai se un giorno, in classe, trovi un bigliettino nello zaino, scritto da parte di qualcuno che vuole farsi scoprire? Cominci a guardarti intorno per capire chi è che ti osserva e ti studia durante le ore di lezione. E fantastichi: sarà lei, sarà lui? È quello che accade a Viola e Michele. Comincia lei. E Michele sta al gioco…” Il gioco del conoscersi attraverso la scrittura, a distanza ma presenti, nello stesso spazio, è estremamente stimolante, per i personaggi e per il lettore di questo libricino dove si narrano con un delicato scambio tra voci narranti, i primi avvicendamenti amorosi, il mistero dell’attrazione, del desiderio. Ci interessa capire se e quando si scopriranno; ci interessa soprattutto ciò che non è narrato, perché quando i due si incontreranno, finalmente, non avranno più motivo di scriversi…

BIBLIOGRAFIA

BEATRICE MASINI (1998), Ciao, tu. Indovinami, scoprimi, sappimi. Milano: Rizzoli.

BEATRICE MASINI (2008), Sono tossica di te. Roma: Fanucci.

AIDAN CHAMBERS (2003), Quando eravamo in tre. Milano: Rizzoli.

ZOE ZUGG (2015), Girl online. Milano: Mondadori.

SCHEDA

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