Matematicando

La geometria è un dono del Nilo, il fiume più lungo del mondo. Dobbiamo immaginarci l’antico Egitto. Ogni anno il Nilo straripava lasciando sulle rive un prezioso limo che rendeva il terreno fertile. Quando si ritirava il fiume, bisognava ridefinire i confini degli orti, di forma quadrata. Come farlo? Ce lo spiega Anna Cerasoli nel suo libro È matematico, una raccolta di racconti matematici nella quale troviamo Le geometria del Faraone, dove, appunto, si rievoca il problema degli orti. I protgaonisti della storia sono dei ragazzini che con disinvoltura riescono ad aiutare un loro amico a disegnare i confini dell’orto distrutto dal fiume in piena. Il quadrato da definire nel terreno ha quattro angoli retti. Come disegnarli? Semplice: occorre un triangolo rettangolo, ottenibile grazie ad una corda con dodici nodi posti alla stessa distanza uno dall’altro (3 + 4 + 5). (Il 3, il 4 e il 5 sono i numeri pitagorici, perché 3.3 + 4.4 = 5.5). Si ottiene così un triangolo rettangolo, con l’angolo retto, che determina i quattro angoli di 90° del quadrato.

Anna Cerasoli riesce a far scoprire ai bambini dei principi matematici attraverso la narrazione.

BIBLIOGRAFIA

ANNA CERASOLI (2014), È matematico. Milano: EMME edizioni.

ERMANNO BENCIVENGA (1991), La filosofia in trentadue favole. Milano: Mondadori.

BRUNO D’AMORE, FEDERICO TADDIA (2012), Perché diamo i numeri? Trieste: Editoriale Scienza.

SCHEDA

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