Non dirmi che hai paura

Samia è una ragazzina che abita a Mogadiscio. Corre con le scarpe da tennis consumate e sogna di partecipare alle Olimpiadi: “sentivo tutto quello che calpestavo, sassolini, semi, rami, rametti, tutto. E mi deconcentravo, perché dovevo stare attenta a evitare ossa di animali o lattine di olio per motori buttate per strada, o a non finire dentro le spaccature della terra o le buche profonde trenta centimetri.” (…) “Ho dieci anni e vedrai che quando ne avrò diciassette correrò alle Olimpiadi. Ecco dove voglio arrivare.” (P.47)

Samia è un piccola guerriera che corre per la libertà, e la sua storia – fatta di gambe agili, corsa verso il destino, forza di volontà, desiderio di crescere in un paese dove le donne sono vittime dell’estremismo religioso – ha incantato centinaia di migliaia di giovani lettori in tutto il mondo.

Il mito di Samia è Mohammed Farah,campione olimpico e tre volte campione mondiale. Oltre a lei, nel romanzo incontriamo, tra gli altri, la sorella Hodan, presenza fondamentale nella vicenda e il piccolo Alì, che vediamo arrampicarsi sull’eucalipto, raccolto nel suo silenzio. Bella la scena in cui il bimbo racconta il viaggio che si immagina per il suo futuro: meta, l’Inghilterra come terra di opportunità.

Da un giorno all’altro tutto cambia perché gli estremisti di Al-Shabaab prendono potere. Tutto diventa invivibile. Hodan sogna l’Europa (p.118). Anche Samia. Anche lei partirà (p.121) per un viaggio lunghissimo…

BIBLIOGRAFIA

GIUSEPPE CATOZZELLA (2014), Non dirmi che hai paura. Milano: Feltrinelli.

MARIE-AUDE MURAIL (2004), Nodi al pettine. Milano: Giunti.

ANTONIO FERRARA (2013), Batti il muro. Milano: BUR.

SCHEDA

Leggi il PDF